Il 10 settembre 1994 i mondiali di nuoto di
Roma giungono al termine.
È il penultimo giorno di gare allo stadio
del nuoto del Foro Italico, ed il mondo ha negli occhi le imprese di
Popov e della Van Almsick. C’è pochissima Italia nelle finali di
quei mondiali ed ancora meno sui podi (soltanto un bronzo, di Lorenza
Vigarani, nei 200 dorso), ma ciò che fa parlare di più è lo
strapotere della squadra cinese, in particolare di quella femminile.
12 ori su 16 disponibili rappresentano un dominio che ha
dell’inverosimile, tanto che si grida allo scandalo doping. La
squadra australiana denuncia subito il fatto e Novella Calligaris,
memore dei fatti della Germania Est anni ’70, fu una delle prime ad
indignarsi: “Quelle non sono donne”. I sospetti vennero
confermati due mesi dopo dai risultati dei test antidoping, gli ori
vennero revocati e le atlete squalificate.
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