I 200 MISTI fanno parte del programma olimpico natatorio da dieci
edizioni sia per i maschi che per le femmine: inseriti ne 1968, hanno
saltato le edizioni del 1976 e del 1980. Il club dei campioni è quindi
“ristretto” a 20 medaglie per colore. Diamo un’occhiata al medagliere
aggiornato a Londra 2012.
In una specialità che tutto
sommato ha una storia giovane, gli STATI UNITI comandano comunque nella
classifica generale, con 6 medaglie d’oro. Di queste sei, però, quattro vengono
dal settore maschile (e tre soltanto dalla persona di Michael Phelps), nel
quale l’Ungheria segue a ruota a quota tre ori. Tra le donne, invece, gli USA
comandano solo per un maggior numero di argenti, in quanto anche Australia,
Cina ed Ucraina possono vantare due ori olimpici nella distanza.
Il primo olimpionico di questa distanza fu un americano, Charles Hickcox, ma gli States
dovettero aspettare ben sette edizioni per ritornare sul gradino più alto del
podio dei 200 misti. Ci ha pensato, ovviamente, Michael Phelps, che ha infilato fino ad ora tre ori Consecutivi
nella distanza, impresa eguagliata dal kid di Baltimora anche nei 100 farfalla.
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L'esultanza di Massimiliano Rosolino dopo il trionfo di Syndey 2000 |
Bicampione dei 200 misti è stato anche l’ungherese Darnyi, seguito da Attila
Czene nel filotto magiaro tra l’88 ed il ’96. Il Campione dei Campioni è lo
svedese Gunnar Larsson, autore di
una prova da 101,67 punti nel 1972, mentre l’Italia può vantare uno, storico,
oro: quello di MASSI ROSOLINO alla
magica Olimpiade di Sydney.
Anche tra le donne la prima campionessa olimpica, Claudia Kolb, fu un’americana, ma gli
USA non vincono l’oro dei 200 misti femminili da Los Angeles 1984. È l’oro più
atteso dagli States insieme a quello dei 100 stile femmine.
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Yana Klochkova (1983) Campionessa nel 2000 e nel 2004 |
L’australiana
Stephanie Rice è autrice della miglior prestazione, mentre la campionessa in
carica, Ye Shiwen, è anche
detentrice del record olimpico. Tuttavia la regina della specialità è
sicuramente YANA KLOCHKOVA, ucraina
capace della doppietta (ripetuta anche nella distanza doppia) Sydney 2000 –
Atene 2004.
LA CURIOSITÀ
La grande scuola natatoria
ungherese vanta una enorme tradizione: dai campioni del nuoto delle origini
fino ai giorni nostri, la terra magiara è sempre stata patria di grandi atleti
contraddistinti spesso da tecnica sopraffina oltre che dedizione totale allo
sport ed all’allenamento. Chi può meglio rappresentare questa categoria se non
il mitico Tamas Darnyi?
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Tamas Danryi (1967) Dominatore dei misti a Seoul e Barcellona |
Prima
dell’arrivo di un certo Michael Phelps, il nativo di Budapest era considerato
il mistista più forte e completo di sempre, capace di rimanere imbattuto nelle
grandi competizioni per tutta la sua immensa carriera. Il palmares finale
recita 4 ori olimpici, 4 mondiali e 6 europei, conditi da 6 record del mondo e
dall’onore di essere stato il primo uomo a sfondare il muro dei 2 minuti
proprio nei 200 misti. Il suo viso, che sembrava segnato dalle fatiche degli
allenamenti, nascondeva invece uno dei motivi scatenanti della sua forza di
volontà. Fu in seguito ad un colpo subito da una palla di neve che il povero
Tamas perse la vista dall’occhio sinistro, ma il recupero da questo incidente
diede il via, nel 1985, alla sua storica striscia di imbattibilità in piscina.
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