La “maratona in vasca” così
sono chiamati i 1500 stile libero, gara che fa parte del programma olimpico dal
1908 e per 24 edizioni dei Giochi. La sua parigrado al femminile sono gli 800
stile, introdotti però solamente nel 1968. Nel medagliere qui sotto vediamo
unite le due gare fino ai Giochi di Londra 2012.
Il dominio made in USA è
visibile soprattutto declinato al femminile: 8 dei 12 ori sono appannaggio
degli Stati Uniti, il che significa che per le restanti nazioni sono avanzate
le briciole. Al maschile, invece, l’Australia tallona gli americani 7 ori ad 8,
forte di una grande tradizione nel mezzofondo in vasca.
Alessia Filippi (1987) Argento nel 2008 a Pechino
L’Italia può vantare
due splendide gemme negli 800 stile: il bronzo di Novella Calligaris nella sua Monaco e l’argento splendido di Alessia Filippi a Pechino 2008.
Il primo campione olimpico
vinse, nel 1908, con il tempo di 22’48”4: era l’inglese Henry Taylor, detentore anche del primo world record della
specialità. A distanza di 104 anni, Sun
Yang ha stabilito il record olimpico in 14’31”02, più di 12 minuti in meno
rispetto al suo illustre predecessore. Nel 1924 Boy Charlton mise a segno una prestazione che difficilmente verrà
battuta: 105,37 punti e record del mondo battuto di più di un minuto. Nuoto
d’altri tempi.
Oussama Mellouli (1984) Il tunisino fu campione a Pechino 2008
Ben quattro le doppiette in questa specialità, e tutte messe a
segno da personaggi d’autore: Mike
Burton, americano campione nel 68 e nel 72, Vladimir Salnikov, sovietico oro 1980 e 1988, e gli australiani Kieren Perkins (92 e 96) e Grant Hackett (2000 e 2004). Nel 2008
vinse uno dei pochi nuotatori nordafricani di livello mondiale, il tunisino Oussama Mellouli.
Tra le donne, da menzionare le
doppiette consecutive di Janet Evans e Brooke Bennett, che con l’oro di Tiffany
Coen nel 1984 completano un filotto americano di 5 Giochi consecutivi. Rebecca Adlington
è detentrice del record olimpico con la prestazione che le valse l’oro a
Pechino 2008: dietro di lei, staccata di 6 secondi ma prima delle “umane”, la
nostra Alessia Filippi.
LA CURIOSITA'
Difficilmente i ritorni nel
mondo del nuoto funzionano: in attesa che Michael
Phelps ci smentisca in quel di Rio, da Ian
Thorpe a Laure Manaudou, partendo
dal mitico Mark Spitz, i grandi
campioni usciti dal ritiro hanno sempre stentato a riconfermarsi ai livelli che
gli competevano. Uno dei pochi che ci riuscì fu VLADIMIR SALNIKOV, russo rappresentante dell’ex Unione Sovietica,
da molti considerato uno dei più grandi mezzofondisti di sempre.
Vladimir Salnikov (1960) Fu il primo uomo ad abbattere la barriera dei 15 minuti nei 1500 stile libero
Salnikov
esordì nei suoi 1500 alle Olimpiadi del 1976 quando, a soli 16 anni, si piazzò
quinto nella finale vinta da Brian Goodell. Nel 1980 arrivò il trionfo: nella
sua Mosca fu il primo uomo della storia a scendere sotto la barriera dei 15
minuti, oro in 14’58”27. Le olimpiadi di Los Angeles 1984, come noto, furono
boicottate in blocco dalle nazioni dell’est, e così Salnikov concluse il suo
periodo di imbattibilità ritirandosi dalle competizioni.
Ma quattro anni più
tardi il nativo di San Pietroburgo torno in vasca, si qualificò per Seoul 1988
e vinse l’oro contro i pronostici della vigilia, diventando anche il primo
atleta campione olimpico del nuoto ad aver superato i 28 anni d’età. La sera di
quel trionfo al momento della cena, Salnikov, rispettato nel mondo sportivo per
i valori sempre dimostrati in vasca, ricevette una standing ovation da tutti i
presenti al villaggio olimpico.