Dal 16 al 22 maggio prenderanno parte a Londra, nella splendida cornice
del London Acquatic Center, i 33esimi Campionati Europei di Nuoto.
L’edizione,
che segue la rassegna di Berlino 2014 (qui potete trovare il bilancio di Fattidinuoto), presenterà lo stesso programma gare, ovvero quello completo (sia
maschile che femminile) con la conferma delle due staffette miste (2 maschi + 2
femmine) a stile libero e mista, testate per la prima volta proprio due anni
fa.
La Gran Bretagna ospita per la terza vola la massima competizione
Europea: i Campionati furono a Londra già nel 1938 (quinta edizione), appena prima dello scoppio della Seconda
Guerra Mondiale, nella piscina di Wembley,
mentre nel 1993 fu il l Ponds Forge
International Sports Centre di Sheffield
ad ospitare l’evento. Curiosamente anche la prossima edizione, quella del 2018, verrà svolta in Gran Bretagna, in
quel caso non in Inghilterra ma in Scozia, a Glasgow.
In questo primo di tre
appuntamenti, vi proponiamo i medaglieri che riassumono la storia della
rassegna europea, partendo dal Medagliere All Time.
Come computo totale di
medaglie la DDR è per ora
inarrivabile. La Germania (che in
questa versione tiene conto delle medaglie conquistate prima della divisione e
dopo la riunione di Est e Ovest) segue alla ragguardevole distanza di 25 ori,
mentre l’Ungheria è a quota 79. L’Italia
è nella top ten dopo un’edizione, quella di Berlino, davvero molto
soddisfacente.
Il medagliere All Time al
maschile è nettamente diverso, ma resta comunque dominato da una nazione che
non esiste più. Si tratta dell’Unione
Sovietica, che però precede di soli due ori la Russia e di tre l’Ungheria:
è previsto un imminente sorpasso al vertice. Quarta piazza per gli uomini d’Italia, staccati dal podio di 11 ori, ma braccati alle spalle da Germania e Francia: anche a questi livelli l’edizione 2016 potrebbe portare
dei cambiamenti.
Meno pregevole la posizione
dell’Italia nel medagliere
femminile: “solo” 9 ori ci relegano alla tredicesima piazza, ma con l’URSS nel mirino del sorpasso. In testa,
come è logico, la Germania Est per
ora inarrivabile, seguita dalla Germania
unita con meno della metà degli ori. Terza piazza per l’Olanda che precede di sei medaglie d’oro l’Ungheria. A livello
femminile è difficile prevedere stravolgimenti a questa graduatoria nel post Londra.
Quella di Londra 2016 è la quinta delle edizioni dei Campionati Europei pre olimpici:
si iniziò nel 2000, quando la rassegna si svolse a cavallo tra giugno e luglio (con
l’Olimpiade a settembre), mentre nel 2004 e nel 2012 si nuotò a maggio, nello
stesso periodo di quest’anno. Nel 2008 invece, gli Europei furono
anticipati addirittura a marzo. Le edizioni pre olimpiche sono sempre
abbastanza particolari, sia per la collocazione temporale sia per le
presenze/defezioni degli atleti (soprattutto quelli di punta) che preferiscono,
a volte, gareggiare nelle proprie specialità direttamente all’Olimpiade senza dover interrompere la
preparazione strada facendo.
Ma quali sono le nazioni più forti
in questa particolare situazione? Scopriamo, in questo primo appuntamento, il
medagliere dei Campionati Europei pre-olimpici.
Ebbene sì: nelle edizioni in
questione, è proprio l’Italia ad avere
la miglior storia. 20 ori, 20 argenti e 15 bronzi ci pongono al top del
continente per quanto riguarda gli anni olimpici, ma ci danno anche la responsabilità
di confermare quanto di buono fatto in passato con un’edizione 2016 all’altezza.
Ed ora la domanda sorge spontanea: andare forte all’europeo
pre olimpico è sinonimo di andare forte all’Olimpiade? Lo scopriremo insieme lunedì
prossimo... STAY TUNED!