Da 13 edizioni dei Giochi i 400 MISTI sono specialità olimpica
riconosciuta: aggiunti a Tokyo 1964, a differenza della mezza distanza non
sono più usciti dal programma gare, rappresentando un punto fermo per valori
tecnici e spettacolo in corsia. Diamo un’occhiata al medagliere olimpico dei
400 misti.
A differenza della distanza
più corta, il dominio USA nei 400 misti è totale: 13 ori su 26 disponibili sono
a stelle e strisce, con 8 titoli maschili (contro i 2 dell’Ungheria prima
inseguitrice) ed i 5 femminili (DDR e Ucraina ferme a 2).
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Luca Sacchi (1968) Bronzo a Barcellona 1992, ora è apprezzato commentatore TV in RAI |
L’Italia, così come
nei 200 e 400 stile, è presente in entrambi i medaglieri, mandando sul podio
(unica gara) tre atleti diversi, tutti al bronzo: Stefano Battistelli (Seoul 1988), Luca Sacchi (Barcellona 1992) e la mitica Novella Calligaris (Monaco 1972).
I 101,12 punti di Richard Roth nel 1964, primo oro al
maschile dei 400 misti, non sono ancora stati migliorati da nessun atleta.
L’albo d’oro di questa gara dal 1988 presenta ben tre doppiette: prima Tamas Darnyi (88 e 92), poi Tom Dolan (96 e 2000) ed infine Michael Phelps (2004 e 2008). Riuscirà Ryan Lochte, campione in carica di
Londra 2012, a continuare la tradizione anche a Rio?
Tra le femmine, solamente YANA KLOCHKOVA è riuscita a fare la
doppietta in questa distanza, prestazione impreziosita dallo stesso risultato
anche nei 200 misti. La campionessa in carica Ye Shiwen è anche detentrice del record olimpico, mentre la miglior
prestazione è della rappresentante della Germania Est Ulrike Tauber, 102,13
punti a Montreal.
LA CURIOSITÀ
I 400 misti sono di sicuro una
delle gare più lunghe e faticose del programma natatorio tra le corsie. La
difficoltà è dovuta sia alla durata della gara, sia al continuo cambio di stile
che mette in crisi tecnica e muscolare tutti gli atleti che si cimentano in
essa. Sarà anche per questo motivo che forse nessuna distanza come questa
presenta nell’albo d’oro atlete sospettate o addirittura condannate per doping.
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Ulrike Tauber (1958) Tra le protagoniste del nuoto nella DDR |
Nel 1976 e nel 1980 sono due
tedesche dell’est a vincere, Ulrike Tauber
e Petra Schneider: senza fare di tutta l’erba un fascio, entrambe sono
sospettate, come del resto l’intera selezione sportiva della DDR, di doping
sistematico.
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Michelle Smith (1969) Pluricampionessa olimpica ad Atlanta 1996 |
Quelle di Atlanta 1996 sono state le Olimpiadi di Michelle Smith: tre ori per lei, 400
stile, 200 e 400 misti, ma moltissimi sospetti di doping lanciati soprattutto
dalla sua rivale, l’americana Janet Evans. Sospetti che poi, in qualche modo,
hanno avuto conferma due anni più tardi, quando la Smith, sposata con il lanciatore
del disco Erik De Bruin (olandese, anch’egli squalificato per doping) fu colta
in flagrante con tracce di alcool nelle urine al fine di coprire le sostanze
dopanti assunte. La sospensione di 4 anni ricevuta mise fine alla sua carriera
ma non revocò le medaglie vinte in precedenza.
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Ye Shiwen (1996) Oro a Londra 2012 |
Venendo ai giorni nostri, anche
la campionessa in carica, la cinese Ye
Shiwen, non è esente da accuse, soprattutto da quando a Londra chiuse i 400
misti con un 100 stile sui livelli cronometrici dei colleghi maschi. In realtà
è tutta la squadra cinese che viene accusata dai colleghi della squadra
americana, che lanciano sospetti di doping genetico e sistematico, sempre
forteemente respinti dalla delegazione della Cina.
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