Fatti di nuoto: I 50 STILE LIBERO alle OLIMPIADI

I 50 stile libero sono stati introdotti nel programma olimpico a partire dall’edizione 1988, quella di Seoul. La storia, seppur recente, della più veloce delle distanze olimpiche in vasca ha all’attivo quindi sette edizioni: scopriamo insieme i medaglieri aggiornati a Londra 2012.

SU 14 ORI DISPONIBILI GLI STATI UNITI NE HANNO VINTI 5, dimostrandosi ancora una volta nazione leader della velocità in vasca. Alle loro spalle l’Olanda, storica potenza del nuoto soprattutto al femminile, con tre ori, mentre la Germania si ferma a 2. Essendo i 50 stile una gara dalle mille insidie e fortemente combattuta, le medaglie si distribuiscono tra ben 14 nazioni, anche se dobbiamo ricordare che Alexander Popov ha vinto due ori, uno rappresentando la Russia ed uno sotto la bandiera della Squadra Unificata (EUN).

Gli Stati Uniti dominano anche il medagliere maschile con 4 ori, mentre i Paesi Bassi si impongono tra le donne con tre vittorie. Purtroppo per l’Italia non c’è nemmeno una medaglia in questa disciplina che in realtà ci ha visto tra i protagonisti solo raramente nella storia del nuoto mondiale.

IL PRIMO CAMPIONE OLIMPICO DEI 50 STILE FU MATT BIONDI. L’americano leader della velocità anni ’80 è anche l’unico uomo in grado, finora, di laurearsi campione olimpico battendo il record del mondo in finale. Una gara perfetta, quella di Seoul ’88, nella quale Biondi riuscì a mettere la mano davanti all’eterno rivale e connazionale Tom Jager.

Quattro anni più tardi, però, i due si ritrovarono un gradino più in basso nel podio olimpico, battuti da quello che conosciamo come lo Zar del nuoto: Alexander Popov. Il bis del campionissimo russo arrivò quattro anni più tardi, ad Atlanta, quando gareggiò sotto la bandiera della Russia e non più della Squadra Unificata. Ad Atene 2004 avvenne un evento più unico che raro: un giovanissimo (all’epoca diciannovenne) Anthony Ervin riuscì ad imporsi pari merito con il grande favorito della vigilia, l’altro americano Gary Hall Jr, in una gara mozzafiato. Gary Hall si confermò 4 anni più tardi, ad Atene, questa volta in solitaria, raggiungendo Popov a quota 2 ori nella distanza.

A Pechino, nell’epoca del costumone di gomma, fu il brasiliano Cesar Cielo a trionfare con quello che è l’attuale record olimpico, mentre il campione in carica è il francese Florent Manaudou, che proprio a Londra 2012 iniziò a farsi conoscere come re della velocità mondiale.

NEL 1988, IN PIENA ERA DDR, KRISTIN OTTO SI LAUREA PRIMA CAMPIONESSA OLIMPICA DEI 50 STILE LIBERO. Quattro anni più tardi, la cinese Wanyi Yang vince battendo il record del mondo in finale, unica donna finora riuscita nell’impresa. L’unica vittoria a stelle e strisce arriva nel 1996, firmata da Amy Van Dyken, che in quelle olimpiadi scalò il podi fino all’oro per ben 4 volte.

L’unica donna ad aver vinto due ori in questa specialità è l’olandese Inge De Bruijn, che negli anni 2000 era la regina indiscussa della velocità mondiale. A Pechino, invece, Britta Steffen fece valere la sua innegabile potenza trionfando in una finale nella quale tolse a Dara Torres il sogno di vincere di nuovo un oro olimpico all’età di 41 anni.

La campionessa in carica e detentrice del record olimpico è Ranomi Kromowidjojo, olandese erede della grande tradizione veloce dei Paesi Bassi.

Se c’è un predestinato nel mondo del nuoto, quello è Gary Hall Jr. Il nonno fu campione americano e lo zio olimpionico nel 1976. Il padre, Gary Hall sr, fu a sua volta olimpionico e medagliato in tre edizioni dei giochi: argento a Città del Messico nei 400 misti, argento a Monaco nei 200 farfalla e bronzo a Montreal nei 100 farfalla.

È onestamente difficile fare meglio di un padre così, ma Gary Hall Jr ci è riuscito. Potendo fare leva su di un fisico perfetto, Gary si è specializzato nella velocità dello stile libero, ed ha raccolto a sua volta medaglie in tre edizioni olimpiche: due ori e due argenti ad Atlanta, due ori, un argento ed un bronzo a Sydney, un oro ed un bronzo ad Atene. Ma noi lo vogliamo ricordare ad Atene vestito da Rocky Balboa, con calzoni ed accappatoio a stelle e strisce, poco prima di bissare l’oro nei 50 stile ed entrare definitivamente nella storia del nuoto.